uomo o donna
Cosa sono queste pagine aggiuntive
Le pagine che seguono in questo "prolungamento del percorso" non sono riferite ai dati dell'ultimo sondaggio, ma ad elementi estrapolati da altri sondaggi TAU Visual, che mantengono però una completa validità anche nel contesto attuale.
Uomo o Donna?
Ecco il livello di soddisfazione medio (la media di quella che chiamiamo scherzosamente "indice di TAU", cioè bilanciamento fra soddisfazione personale e redditività economica) considerando le risposte dei colleghi maschi, e delle colleghe donne.
Come si vede, il "gruppo professionale" più soddisfatto e' quello delle fotografe, con un livello medio di soddisfazione di 7,74, contro il 7,16 dei colleghi maschi.
All'evidenziazione di questo dato, era sorto un dubbio; e cioè: "Non sarà che l'indice di soddisfazione maggiore per le colleghe donne sia dovuto ad una distorsione statistica, e cioè la componente prevalentemente femminile fra gli specializzati in fotografia di neonati e bambini, che è un genere che nei tempi scorsi ha goduto di particolare affermazione e fortuna?"
Abbiamo quindi provato a "sterilizzare" questo dato, eliminando nel conteggio delle medie tutti coloro i quali avevano dichiarato di occuparsi di questo genere di fotografia (o generi immediatamente "adiacenti").
Ebbene: non solo non si verifica un'inversione di tendenza, ma il dato è addirittura rafforzato: il livello di soddisfazione complessiva delle donne - eliminate dal gruppo le specializzate in fotografia di newborn - addirittura sale a 7,79.
Verrebbe quindi da prendere atto che - nell'attuale necessità di saper non solo raccontare per immagini, ma anche rapportarsi positivamente con la clientela - la figura femminile, frequentemente più empatica e comunicativa - ottiene risultati migliori, rispetto al più tecnico ma (mediamente) meno comunicativo fotografo.
Esiste anche una possibile lettura, leggeremente maschilista: poiché l'indice di soddisfazione complessivo deriva dal riportare una propria percezione soggettiva di adeguatezza dei risultati (sia professionali che economici), potrebbe essere che questo elemento sia influenzato da una differente "pressione sociale" che insiste sull'individuo, tale che il maschio - a cui si richiedono risultati sul piano professionale - tenda a percepire più spesso una maggior inadeguatezza, mentre la donna riporti, sul piano della soddisfazione professionale, delle sensazioni di successo più vivide.
In ogni caso, soggettiva od oggettiva che sia, resta una maggior soddisfazione relativa - in questo periodo - a favore delle donne.