No: non è un censimento sugli abusivi (peraltro, meglio definibili come concorrenti sleali)
Premesso (e detto fra parentesi) che raccogliamo attraverso un apposito form di segnalazione le indicazioni conclamate di concorrenza sleale, in questo sondaggio NON si intende dare una risposta all'annoso, crescente ed endemico problema della slealtà nella concorrenza, quanto piuttosto valutare se esista o meno una correlazione fra il modo con il quale il problema viene percepito, e l'andamento della propria attività.
Il "dato bruto" è quello del primo grafico (qui sopra): la suddivisione percentuali in diverse reazioni (possibili risposte multiple).
La domanda era: "la modifica del tessuto produttivo ha aumentato impatto ed evidenza di molti fenomeni di concorrenza sleale (cosiddetti "abusivi"); segna l'affermazione che ritieni piu' corretta - al massimo due risposte"
E le variabili di risposta erano:
a) gli abusivi sono la maggiore causa delle mie difficolta'
b) il fenomeno mi danneggia sensibilmente
c) il fenomeno mi infastidisce, anche se non in modo determinante
d) assisto al fenomeno, ma non ha un vero impatto sul mio lavoro
e) la concorrenza di costoro ha stimolato la mia risposta creativa
Oltre a vedere (grafico sopra) la distribuzione percentuale dei diversi atteggiamenti, abbiamo condotto l'incrocio significativo, fatto per tanti parametri, con il livello di soddisfazione globale.
Ecco cosa ne emerge:
... In buona sostanza, ancora una volta, l'atteggiamento costruttivo, ottimista e proattivo si accompagna con i migliori risultati professionali.