Nel caso dell'uso dei social network, va constatato che una relazione esiste: la figura di chi si occupa di esistere "socialmente" sul web è più ricorrente in chi ha buoni risultati, e meno in chi stenta.
Attenzione: come già altrove abbiamo sottolineato, è importante rilevare che laddove esiste un nesso, non per questo si ha la garanzia che si tratti di un nesso causale.
Detto in altri termini: osserviamo che l'uso del web sociale è più frequente in chi ha buoni risultati; questo non significa che una cosa generi l'altra, ma che un elemento (il social) convive con l'altro (il maggior successo).
D'altra parte, anche la minor età si accompagna con il successo e l'uso dei social, perché i fattori concatenati sono diversi.
Anche senza imprudentemente affermare che l'uso dei social network in sé e per sé produca effetti positivi, constatiamo che la mentalità e l'atteggiamento complessivo di chi - fra l'altro - ricorre ai social network, convive con dei risultati migliori.
Il che, in ogni caso, depone a favore del fenomeno.
Quest'anno, anziché scorporare delle percentuali all'interno dei gruppi, abbiamo preferito evidenziare - come per la maggioranza delle altre variabili - a quale indice medio di soddisfazione si possa ricondurre l'atteggiamento.
Come si può osservare dal grafico qui sopra, si passa da una media di soddisfazione di 6,24 di chi non usa i social ad un 7,62 di chi li usa con assiduità.
Il che, considerato che il rilevamento è a parità di altri fattori, è una differenza significativa.